SETTIMA GIORNATA – INTRODUZIONE
Quasi tutte le stelle erano
scomparse, tranne Lucifero, perché ormai albeggiava, quando il siniscalco,
alzatosi, andò con molti viveri alla Valle delle Donne per disporre ogni cosa
secondo gli ordini del suo signore.
Dopo poco si alzò anche il re,
svegliato dal frastuono dei servi e delle bestie, frastuono che fece svegliare
anche tutti i giovani e le donne.
Non erano spuntati ancora
completamente i raggi del sole che già tutti si erano messi in cammino, mentre
gli usignuoli e gli altri uccelli cantavano allegramente, come non mai,
accompagnandoli con il loro canto fino alla valle.
Quivi giunti, la visitarono
nuovamente con grande attenzione ed essa parve loro ancora più bella del giorno
precedente, perché l’ora era più adatta.
Dopo che ebbero fatto colazione
con buon vino e con dolciumi, perché non fossero superati dal canto degli
uccelli, cominciarono a cantare, accompagnati dalle dolci note degli
uccelli,mentre l’eco ripeteva le loro stesse canzoni.
Giunta l’ora del pranzo, messe le
tavole sotto gli alberi ombrosi, si sedettero intorno al laghetto, come volle
il re. Mentre mangiavano vedevano i pesciolini muoversi nell’acqua a schiere e
ne discutevano.
Finito il pranzo, tolte le
tavole, ancora più lieti di prima cominciarono a cantare.
Frattanto il siniscalco aveva
fatto disporre in più luoghi della piccola valle letti ricoperti di stoffe
leggere e circondati da tende chiuse, per cui, con il permesso del re, chi
voleva poteva andare a dormire; chi non voleva si dedicò ai soliti giochi di
società, come gli piaceva.
Dopo che si furono svegliati,
venuta l’ora del novellare, come volle il re, tutti si riunirono intorno al
laghetto, vicino a dove avevano mangiato, e si sedettero su tappeti distesi
sull’erba.
Il re comandò ad Emilia di
cominciare ed ella ,sorridendo lietamente, iniziò a raccontare la prima novella
della giornata.
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