TERZA GIORNATA – INTRODUZIONE
L’aurora volgeva al termine e il cielo si tingeva di rosso.
La regina, svegliati tutti, avendo già mandato il
maggiordomo sul luogo dove dovevano andare, con tutto quello che serviva e con
tutti i bagagli, si mise in cammino con il resto della compagnia.
Li accompagnò il canto di molti usignoli e di altri uccelli,
mentre avanzavano per una stradina piena di erbe e di fiori che cominciavano a
schiudersi per il bacio del sole.
Dopo circa duemila passi, verso le nove, giunsero ad un
bellissimo palazzo, posto su una piccola altura (poggio di Camerata), entrati,
trovarono sale e camere pulite, piene di tutto ciò che poteva servire e
lodarono il padrone. Discesi al piano terra trovarono una grandissima corte,
con cantine piene di ottimi vini, con una fonte di acqua sorgiva.
Si sedettero sulla terrazza su cui affacciava la sala,
mentre il maggiordomo serviva dolciumi e ottimi vini.
Poi si fecero aprire un giardino che costeggiava il palazzo,
dove erano splendidi vigneti, con pergolati di viti ,ed altre piante che
mandavano un profumo che pareva di essere in Oriente.
Al centro c’era un prato di erba finissima, con fiori di
mille colori, con intorno alberi di aranci e di cedri profumatissimi.
Nel mezzo del prato era situata una fontana di marmo
bianchissimo con meravigliosi intagli, ricchissima di acqua, che saliva alta
verso il cielo e ricadeva con forza. L’acqua che usciva dalla fontana finiva in
condotti artificiali che la convogliavano verso due mulini.
Tutti affermarono che sembrava di essere in Paradiso.
Continuando ad esplorare, videro che il giardino era pieno
di cento varietà di animali, conigli, lepri, caprioli, cerbiatti che
pascolavano liberamente.
A mattinata inoltrata, fecero mettere delle tavole intorno
alla fontana e , dopo aver cantato e ballato, andarono a mangiare; poi, poiché
faceva caldo, alcuni andarono a riposare ,altri
preferirono trattenersi in giardino a leggere o a giocare a scacchi.
Verso le tre del pomeriggio, lavatisi il viso con l’acqua
fredda, riunitisi intorno alla fontana, aspettarono il comando della regina per
cominciare a raccontare.
Per primo toccò a Filostrato, che cominciò in questo modo.
Ottima traduzione dell'introduzione alla terza giornata, grazie!
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