giovedì 21 novembre 2013

PRIMA GIORNATA - CONCLUSIONI

 PRIMA GIORNATA




CONCLUSIONI

Le narrazioni finirono al vespro, quando il caldo era diminuito.
La regina ,allora, ritenne che era il momento di nominare una nuova regina che avrebbe deciso che cosa era opportuno predisporre per l’indomani, Filomena, con grazia di Dio, avrebbe guidato il loro regno nella seconda giornata.
Detto ciò si alzò in piedi, si tolse la ghirlanda d’alloro e, rispettosa, la pose sul capo dell’amica.
Filomena, emozionata per l’incarico conferitole, ricordando le parole dette poco prima, riconfermò le disposizioni date da Pampinea, ritenendo che potessero essere mantenute finchè non venissero a noia alla compagnia. Tutti si dovevano svegliare all’alba, con il fresco, nella mattinata dovevano passeggiare e fare quello che preferivano, come già avevano fatto, poi, dovevano mangiare, ballare e , nel pomeriggio riposarsi.
Al risveglio dovevano riprendere la narrazione . L’unica variante doveva consistere nel fissare il tema per i racconti della seconda giornata, mentre nel primo giorno le storie si erano susseguite liberamente.
Ciò era necessario perché ciascun narratore potesse pensare, con tempo, qualche bella novella da raccontare.
Nella la seconda giornata bisognava riportare le vicende di uomini che ,danneggiati da eventi sfavorevoli, fossero arrivati a buon fine ,oltre la propria speranza.
Tutti furono d’accordo, ad eccezione di Dioneo, che chiese, come dono, di non essere costretto ad obbedire al tema fissato, ma di poter dire quello che più gli piacesse ,senza vincoli, ed, ancora, di poter essere l’ultimo narratore del giorno.
La regina, con il parere favorevole di tutti, lo accontentò.
Subito dopo si alzarono e si spostarono ,con passo lento, verso un ruscello di acqua chiarissima, che scendeva da un collina in una valle, ombreggiata da molti alberi. Qui , con le braccia nude, si bagnarono, scherzando tra loro. All’ora di cena tornarono al palazzo e cenarono. Dopo cena la regina comandò che iniziassero le danze, guidate da Lauretta, mentre Emilia cantava una canzone accompagnata dal suono del liuto di Dioneo.
Emilia cantò ,con amore, una canzone che conteneva l’elogio della propria bellezza. Quando si contemplava allo specchio provava una grande dolcezza, che non poteva comprendere chi non l’aveva provata. 
Finita la canzone, dopo alcune danze, poiché era già passata una breve parte della notte, la regina licenziò tutti.
Accese le torce, ciascuno si ritirò a riposare nella sua camera.




















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