lunedì 24 giugno 2024

 

             

             L'AGRICOLTURA nella STORIA

               "ITALIA FELIX" e CURIOSITA'

                     Diciassettesima puntata

Nel 284, dopo un periodo di disordini e discordie civili, è eletto imperatore DIOCLEZIANO (284-305). Egli decide di dividere l'impero per governarlo meglio: nasce così la tetrarchia (governo di quattro) che ha lo scopo di difendere con maggiore prontezza i confini. Riforma anche l'esercito, ricorrendo all'arruolamento obbligatorio nelle campagne. Impone il potere assoluto dell'imperatore e negli ultimi anni del regno dà luogo ad una terribile persecuzione dei cristiani. Dopo un altro periodo di contrasti, l'impero viene di nuovo unificato da COSTANTINO (313-317). Nel 313 egli promulga l'EDITTO di TOLLERANZA, che decreta la libertà di culto, mentre col Concilio Ecumenico di Nicea, dichiara vera la natura divina di Cristo, sconfiggendo l'Arianesimo. Si hanno ancora lotte per la successione al trono, che terminano nel 379, quando viene eletto imperatore TEODOSIO, che per difendere le frontiere, assolda quarantamila Visigoti. 

L'imperatore, dopo aver ricevuto nel 380 il battesimo, emana l'EDITTO di TESSALONICA, col quale proclama il Cristianesimo religione ufficiale dello Stato e riconosce la superiorità del Vescovo di Roma sulla Chiesa universale. La vecchia religione continua, comunque, ad essere professata segretamente specie nelle campagne e nei villaggi, in latino "pagi", da cui deriva il termine "pagani". Teodosio, colpevole di aver fatto uccidere oltre settemila spettatori, nel circo della città di Tessalonica, per l'uccisione di un alto ufficiale delle truppe illiriche, viene scomunicato dal vescovo di Milano, AMBROGIO. Il sovrano, fervente cattolico, s'inginocchia davanti al vescovo Ambrogio, come pubblica penitenza, per essere riammesso nella comunità dei fedeli, il giorno della vigilia di Natale del 391. 

Inizia, in tale periodo, la contrapposizione tra il potere spirituale, esercitato dalla chiesa, e il potere temporale, esercitato dall'imperatore. I vescovi e i preti, oltre di questioni spirituali, si occupano, anche, della  amministrazione delle immense proprietà terriere della chiesa. E' lo stesso Teodosio a decretare la divisione definitiva dell'impero, destinando l'oriente ad ARCADIO, figlio diciottenne, e l'Occidente ad ONORIO, figlio decenne, posto sotto la tutela del generale vandalo Stilicone. L'Impero d'Oriente dura ancora dieci secoli e mezzo, cioè tutto il Medioevo, quello d'Occidente soltanto ottantuno anni. Dopo la morte dell'imperatorie Teodosio (379-395), l'Impero d'occidente va rapidamente decadendo, per chiudere nel 476 la sua tormentata esistenza.(A. Brancati,T.Pagliarani- Dall'età dei Severi alla metà del Trecento- manuale per una didattica modulare- la Nuova Italia ed.).

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