L'AGRICOLTURA nella STORIA
"ITALIA FELIX" e CURIOSITA'
Quindicesima puntata
I Romani, in età imperiale introducono in agricoltura macchine complesse come la falciatrice meccanica e il mulino ad acqua. La prima, costituita da un carro spinto da un bue, ha , nella parte anteriore, un insieme di falci destinate a tagliare le spighe di grano che vengono, poi, raccolte sul fondo del carro stretto in movimento; la seconda, il mulino ad acqua, è stata costruita, per la prima volta, in Gallia e si è diffusa, in seguito, un pò dovunque. Intorno al 200 a. C. ne esiste uno dotato di ben 16 ruote idrauliche, che azionano 32 macine, le quali riescono nelle ventiquattro ore, a produrre sino a 28 tonnellate di farina. Si discute, a questo punto, di CALPURNIO SICULO, che, molto probabilmente, è vissuto a Roma, durante il principato di Nerone. L'imperatore viene, infatti, descritto da Calpurnio come un giovane simile a Marte e ad Apollo. La sua salita al potere è vista come l'età dell'oro ed è preannunziata dalla apparizione di una cometa. E una cometa appare poco prima della morte di Claudio, imperatore romano, che ha preceduto il regno di Nerone. Calpurnio scrive 7 elegie e, con molta probabilità, la " De Laude Pisonis". Meliboeus il patrono del poeta, è stato identificato con Columella o con Seneca il Giovane. Il suo modello è, chiaramente, Virgilio, al quale, sotto il nome di Tityrus, egli parla con molto entusiasmo. Segue anche Ovidio e Teocrito. La natura diviene per lui un pretesto per una ingegnosa adulazione ,condotta con molto garbo e ingenuità.(it.Wikipedia.arg/Wiki/Tito Calpurnio Siculo).
Altro personaggio su cui si ferma l'attenzione dei presenti è PETRONIO ARBITRO. Tutto è incerto intorno alla sua vicenda umana; anche l'epoca precisa in cui è vissuto. Solo alcune pagine di Tacito ci permettono di conoscere, anche se marginalmente, quella che è stata la sua vita. Un mistero circonda la sua identità. Tacito, negli "Annales", ci parla di un Petronio Niger, che nel suo romanzo, " IL SATYRICON", fa riferimento all'ambiente della corte neroniana. Troviamo anche riferimenti alla crisi della viticultura e della agricoltura italica. Uomo alquanto originale è riuscito ad accattivarsi le simpatie del popolo romano. Fatto proconsole e, poi, console in Bitinia, si è dimostrato all'altezza della situazione. Abbandonate le cariche, è stato accolto tra i pochi favoriti di Nerone, che lo ha nominato ARBITER del buon gusto e dell'eleganza. Tigellino, geloso del suo successo, lo accusa di aver partecipato alla congiura dei Pisoni. E', dunque, costretto a suicidarsi, tagliandosi le vene. Il Satyricon, piuttosto che un lungo romanzo, ben sedici libri, si può ritenere una raccolta di novelle, inserita in una cornice unitaria.
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